martedì 22 aprile 2008

Che fare

Il verbale dell'assemblea ci suggerisce che occorre nominare un nuovo amministratore.

Sarebbe molto bene che ci fosse una buona convergenza su un unico candidato, opportunamente raggiunta.

A mio parere sarebbe utile che alcune persone di buona volontà si facessero parte attiva per raccogliere indicazioni e suggerimenti e poi magari interpellare i professionisti suggeriti dai condomini.

Come ho già detto in assemblea, dovremmo adottare criteri di preferenza relativi a:

  • esperienza di amministrazione di condomini "anziani", quelli che cominciano ad avere acciacchi, come il nostro;

  • capacità di gestire in maniera concorrenziale lavori di dimensione importante (una delle ragioni di conflitto è stato il ricorso in esclusiva a imprese di fiducia senza concorrenza);

  • capacità di affrontare in maniera corretta (dimestichezza con) i temi della riqualificazione energetica degli edifici (ho cominciato a battere su questo tema, facendo la previsione che il barile di petrolio sarebbe arrivato a 100$; la notizia di oggi è 120$).
Non appena siano disponibili alcuni nominativi si potrebbe cercare di fare una consultazione diffusa per raccogliere un'adeguata maggioranza di favori.

Personalmente sono a disposizione per quel che posso.

giovedì 10 aprile 2008

Di quanta energia abbiamo bisogno?

Qualcuno conosce le caratteristiche della/e nostra caldaia?
Di che tipo é? Che potenza sviluppa?
Quandi metri cubi di metano consumiamo in un anno?
Quanti kiloWattora ci servono per le pompe dell'impianto di riscaldamento?

Nei consuntivi dell'amministrazione trovo solo l'ammontare in euro ma non i consumi effettivi.

Claudio

mercoledì 9 aprile 2008

Futuro prossimo?

E' sinceramente difficile proiettare in un'idea prospettica del futuro (medio, lungo, ... quanto?) gli accadimenti che stanno mettendo in discussione le nostre abitudini riguardo l'energia, il suo utilizzo, l'economia basata sul suo basso costo, l'abuso del territorio e dell'ambiente.
Purtroppo viviamo in un sistema finito (terra) che sta già dando preoccupanti segnali di criticità che imporranno, nel prossimo futuro, dei cambiamenti radicali al nostro modo di vivere (o di sussistere).

Per la mia formazione sono abituato a ragionare in termini di ere. La mia ottica di medio lungo periodo non credo che coincida con la sua (Rocco), so però che le conseguenze dei miei comportamenti attuali ricadranno su tempi lunghi, e so ad esempio che la CO2 prodotta in questo momento da una mia azione si sommerà a quella esistente in atmosfera e contribuirà all'incremento dell'effetto serra per altri 200 anni.
Ma so anche che domani o dopo domani (secondo alcuni scenari ipotizzati nelle pubblicazioni dell'IPCC dello scorso anno) rischierò seriamente di dover prendere una barchetta per avvicinarmi alle scale e salire al mio appartamento (... ma per quel momento l'assemblea avrà già previsto di cambiare il nome al condominio da "Il Portico" a "La Palafitta").
Se cominciamo ORA a cambiare il modo di usare le risorse probabilmente non ne vedremo i risultati e dovremo per forza adattarci ai cambiamenti in corso, ma bisognerà pur cominciare in qualche modo! O vogliamo continuare a consumare e sperperare fino al crack planetario fregandocene delle prossime generazioni?
Per fortuna ("forse") ci verranno incontro le conseguenze del picco del petrolio e del gas che ci insegneranno a morigerare i consumi. (non continuo oltre altrimenti viene fuori la mia anima catastrofista, ma se vi va di parlarne...)

In quest'ottica a me sembra che la questione dell'aspetto esteriore delle palazzine sia la meno prioritaria; il risanamento delle strutture però non può essere rimandato.
E se vogliamo rifare le facciate non possiamo non pensare di intervenire anche sull'efficienza energetica, tanto più che, se diamo in mano tutta la progettazione e la gestione ad una ESCO, c'è anche il caso che non spendiamo niente (se non per gli interventi di ripristino e di estetica che ci competono).
La struttura del condominio non è stata proprio pensata per il risparmio delle risorse, sarà fatica ottenere un risultato ottimale, ma certamente si può fare qualcosa di importante.
Con questo blog possiamo scriverci e discutere quando vogliamo al di là dei tempi dell'assemblea, potremmo anche muoverci per chiedere pareri ed ipotesi di fattibilità e parlarne con più cognizione (di solito sono consulenze gratuite).

Claudio Lanconelli

lunedì 7 aprile 2008

Rocco alla riscossa

Copio qui un intervento di Rocco Caputo inviato nei commenti del primo post.
(hemm... scusate il titolo, è venuto d'istinto)
salve a tutti
ringrazio innanzitutto il sig. Lanconelli per la lodevole iniziativa che consentirà a chi lo vuole di manifestare il proprio pensiero con la conseguente acquisizione dell’umore maggioritario e pertanto arrivare alle riunioni con le idee chiare su quel che vuole la maggioranza e cosi sveltire i lavori senza muri contro muri,veti incrociati, spiacevoli salite di toni e interventi fiume di alcuni a tutto svantaggio di altri più restii a parlare ma di certo portatori di idee non meno interessanti.
Non dimentichiamo mai che siamo in un condominio, chi non gli va, se ne ha le possibilità, buon per lui, può sempre trasferirsi in una villetta singola e fare quello che gli pare .
Ho letto le considerazioni del sig. Ivaldi e tutto sommato mi sembrano abbastanza condivisibili, purtroppo in un'ottica di medio o addirittura lungo termine.
E’di chiara evidenza che non sarà certamente cosa agevole assumere delle decisioni molto importanti e quel che più conta molto costose (mi par di aver sentito intorno ai 15.000 euro ad appartamento ..o giù di lì) in tempi brevi tenuto conto della diversità di opinioni, di interessi e diciamolo… anche di possibilità economiche di ogni condomino. Sono interventi che necessitano di tempi lunghi e di valutazioni ponderata anche sotto il profilo tecnico etc etc.
Se il sig. Ivaldi ha totalmente le idee chiare sul punto ne sono contento, io ancora non le ho e non di certo per scarso impegno, superficialità o addirittura per acritica accettazione della filosofia tarroniana.
Ne deriva che ritenere che il rifacimento delle facciate non sia una priorità mi sembra un approccio al problema quantomeno semplicistico e riduttivo in quanto non è solo un problema estetico che si trascina da tempo (e già ne basta e avanza) ma anche di umidità e di progressivo ammaloramento delle infrastrutture che richiede una rapida soluzione, pena il degrado dell’intero complesso.
Noi della palazzina L abbiamo fatto i lavori, abbiamo speso il giusto (almeno questa è l’opinione che va per la maggiore), i risultati sono apprezzabili e chiaramente visibili.
Insistere nel legare i due interventi non porta da nessuna parte.
Di certo Tarroni non è il migliore degli amministratori possibili ma compensa una certa, per così dire, pesantezza del linguaggio (comunque mai giustificata ma con molte attenuanti a fronte di certe proposte quantomeno balzane) con una buona dose di professionalità e di onestà (per lo meno sino a prova contraria, e chi è un vecchio porticante come me lo sa bene) che tutto sommato lo fanno preferire ad altri professionisti ancora sconosciuti e non direttamente sperimentati.
Mi dispiace per la lunghezza del post ma ritengo che sia giustificato dalla importanza della questione.
Ritengo infine, non me ne voglia il sig. Ivaldi, che ad insistere eccessivamente, anche se in perfetta buona fede, sulle proprie idee spesso porta a sminuire quelle degli altri.
Cordialità e.. a risentirci
Rocco Caputo

Una adesione al blog

Inoltro qui l'adesione al blog del signor Ivaldi
Mi pare cortese riferire a tutti i partecipanti il mio pensiero che ho rivolto al Sig.Lanconelli per ringraziarlo della sua iniziativa. Ho scritto:
"Ho visto ed apprezzato moltissimo la sua iniziativa, alla quale chiedo di associarmi.
Devo chiedere scusa, a lei ed a tutti i condomini, se ho abusato della vostra pazienza, tuttavia mi pare che i temi che ho sollevato patiscano proprio delle difficoltà di impegno, disattenzione e poca informazione che lei indica.
Ritengo che sia facile previsione che nei prossimi anni avremo costosissime situazioni energetiche da affrontare, per cui mi sembra non sia la nostra prima priorità il colore delle facciate.
Mi sono fatto convinto, per le sue dichiarazioni e testi scritti, che il Sig. Tarroni non sia più la persona giusta per i nostri problemi, pur dovendo dargli atto che molte ottime cose ha fatto a nostro vantaggio.
Spero vivamente che la sua iniziativa abbia successo e ci permetta di affrontare e risolvere più serenamente i nostri problemi di condominio, a cominciare dalla scelta di un nuovo amministratore.
Cordiali saluti e buon fine settimana."
Questo il mio ringraziamento.
Credo che un elemento di qualità di questo blog sarebbe che gl'interlocutori fossero riconoscibili. Se non sbaglio, e vorrei sbagliarmi, ad oggi siamo solo Lanconelli ed io.
Cordiali saluti a tutti.
A.Ivaldi

venerdì 4 aprile 2008

La riunione condominiale

Non so come è andata a finire la riunione di ieri pomeriggio, non so se sia stato deciso qualcosa o se sia stato votato l'amministratore.
Di fatto me ne sono andato alle 20 (per via di una conferenza) senza votare nulla e senza avere la minima idea di come sarebbe evoluta la discussione.

Partecipo raramente alle riunioni del condominio e devo dire che non mi perdo proprio niente.
Smisi di frequentarle regolarmente qualche anno fa, quando ancora si facevano in piscina, i temi di discussione non sono cambiati e, benché ci siano numerosi volti nuovi, gli accenti e le provocazioni sono sempre quelle. Come battuta viene quasi da dire che il nostro condominio rappresenti un campione statistico perfetto ed emblematico di chi siano gli italiani oggi (poveri noi), la varianza dei componenti (proprietari ed amministratori) non porta a nessuna modificazione del modo di fare e di agire a proposito di questo "oggetto" che ci accomuna. Mi ricorda molto ciò che accade alla nostra povera Italia!
Speriamo bene.

Di ieri sera ho presente solo la penosa discussione tra Tarroni ed il signor Ivaldi (ho scritto signor e non ing. perché a casa propria ognuno è un signore, l'ing. il dott. il prof. il rag. lasciamoli al lavoro...).
Capisco perfettamente e mi faccio promotore, anche io, delle istanze legate al risparmio energetico che proponeva Ivaldi, ma, in una discussione in cui si vogliano fare valere ed apprezzare le proprie ragioni, non ci si può presentare con blocchi pregiudiziali nei confronti dell'interlocutore, tanto più che non è l'amministratore il soggetto con cui si deve dibattere, semmai il resto dell'assemblea.
Dalla parte di Tarroni comprendo la sua difficoltà nel coniugare le richieste dei condomini e le necessità imposte dalla legge. Sono assolutamente dalla sua parte specie quando è sottoposto a pressioni ed insinuazioni destabilizzanti ed a richieste assurde per l'oggetto di discussione.

Ed è chiaro che, come è stata guidata l'assemblea, il contenzioso di ieri sera non era sul restauro estetico delle palazzine o sugli interventi da fare sull'impianto idraulico, ma semplicemente il ruolo dell'amministratore.
Alla fine non so se abbia ottenuto la fiducia di cui necessitava per fare alcuni lavori o se non sia stato votato o se si sia dimesso, ma posso solo dire al signor Ivaldi che non sarebbe cambiato niente e, anzi, non cambierà niente.
Piuttosto voglio fare i miei apprezzamenti a Tarroni che ha resistito così tanti anni imponendosi a volte anche con risoluzioni dittatoriali (che è forse quello che ci vuole per la nostra piccola comunità).

Finita questa specie di analisi volevo notare una cosa e fare una proposta (ché è il motivo di questa lettera).
Quando si arriva a queste riunioni ci si trova di fronte a gruppetti già formati che condividono una opinione mentre altri non sono al corrente di nulla o altri si rifanno a discorsi e progetti passati. Pochi sono sull'argomento e pochissimi hanno avuto modo di informarsi per dibatterne con cognizione.
Per facilitare questa presa di coscienza occorrerebbe un lavoro di ricerca e di confronto che, per causa del lavoro, bambini, stress, tempo impegnato in mille attività ecc., pur volendolo sarebbe estremamente faticoso da coordinare in modo efficace.
Così ho pensato ad internet che, sebbene abitiamo a distanza di poche decine di metri, può rivelarsi un ottimo strumento per promuovere, organizzare e formare dei gruppi di lavoro in cui ciascuno può dare il proprio apporto (col tempo che si ritrova) discutendo, facendo ricerche o analizzando. (sempre che ci sia la voglia, naturalmente)
Ho perciò pensato di fare un primo passo creando un Blog in cui tutti noi possiamo scrivere o lasciare dei commenti sulle cose scritte da altri. Vi assicuro che la parola scritta ha un ben altro peso rispetto a quando si parla comunemente, la riflessione dovuta allo scrivere fa sì che si dicano molte meno cazzate e questo fa solo un gran bene alla convivenza comune.
Il Blog inoltre può servire come ripostiglio per informazioni di utilità generale riguardanti il condominio, o può essere una via alternativa per comunicare con l'amministratore, e poi può rappresentare anche un modo per risparmiare un po' di spese di cancelleria (carta fotocopie ecc) ed anche di spese postali.
In definitiva può essere sia un ausilio all'amministrazione che un "luogo" virtuale (sempre aperto) di discussione tra noi condomini.

Purtroppo internet non è accessibile a tutti (e sto pensando specialmente a quelli più anziani) ma credo che la maggioranza se la cavi ed abbia modo di comunicare con gli altri da casa o dal lavoro. Chi non può partecipare al gruppo non deve sentirsi tagliato fuori, al peggio sarà come adesso, anzi, proprio sapendo di questo nuovo modo forse sarà indotto a "parlare" fisicamente di più con gli altri (che è una cosa che ci manca molto).

Non mi va più di perdere due ore in sede di assemblea per capire di cosa dobbiamo parlare!

Se vi piace l'idea potete partecipare al Blog all'indirizzo qui sotto, dove questa lettera rappresenta il primo post
http://condominioilportico.blogspot.com

Se mi inviate una mail a questo indirizzo
c_lanconelli[at]inwind.it
vi posso dare i privilegi necessari per scrivere direttamente sul blog (è molto facile) o commentare i "post" di altri.
Il blog è stato appena aperto ed è ancora molto grezzo, ma con un po' di tempo sarà personalizzato ed arricchito.
(si accettano critiche e consigli illuminanti)


Cordiali saluti, Claudio Lanconelli (scala F)


p.s
A proposito della proposta di Ivaldi sono dell'opinione di interpellare una ESCO (o società di servizi energetici, "sono soggetti specializzati nell'effettuare interventi nel settore dell'efficienza energetica, sollevando in genere il cliente dalla necessità di reperire risporse finanziarie per la realizzazione dei progetti e dal rischio tecnologico, in quanto gestiscono sia la progettazione/costruzione, sia la manutenzione per la durata del contratto").
Ne esistono anche a Ravenna e so di alcune che lavorano in africa su progetti di collaborazione internazionale in base al protocollo di Kyoto.
Chissà se sono interessate ad abbattere le emissioni di un condominio (mica piccolo) come il Portico. Confesso però la mia ignoranza sulla loro legislazione, che possano lavorare anche sulle abitazioni?